Ricordati: se ti viene in mente di suggerirci un podcast, scrivi pure qui.
Parliamo ancora di crime ovvero: storie vere di crimini. Saviano, Lucarelli, il podcast di un’agenzia di investigazioni e due podcast sul mostro di Firenze.
Non è un podcast originale, ma sapete, c’è tanto audio in giro, basta togliere il video, oppure chiudere gli occhi, e tutto può diventare una cosa audio, o no? In questo caso si tratta di una trasmissione di Saviano di cui, sul podcast, possiamo sentire gli audio. Devo dire che la successione degli episodi è un po’ confusionaria, però i racconti si seguono bene, sono avvincenti, e non si sente la mancanza del video. Vi suggerisco di partire con la storia di Felice Maniero, il boss della mala del Brenta. Si tratta di un intervista, è proprio il boss che parla.
Idem come sopra. Le trasmissioni andate in onda sulla Rai una decina di anni fa sono qui riportate in versione audio. La voce di Carlo Lucarelli ci accompagna alla grande. Le storie sono spesso da brivido, e forse il fatto di sentirle soltanto, magari girando per casa in ore serali, aumenta ancora di più la tensione. Iniziate ad esempio a sentirvi “Il delitto della camera chiusa. Mara Calisti”. Wow che paura!
Dai, e non volete sentirvi un podcast di Crime fatto da una agenzia di investigazioni? Secondo me l’idea è davvero geniale e il podcast è piacevole e interessante. Si tratta della Falco Investigazioni. Partecipano esperti del settore. Conduce l’investigatore. Nientemeno. Io ho iniziato col sentire la storia della Uno bianca. … e andrò poi anche a sentire come la racconta Lucarelli, visto che c’è una puntata a riguardo.
Questo podcast parla del mostro di Firenze. Ben raccontato e corredato da musica ben scelta, che ogni tanto gioca con i contrasti tra temi cupi e ritmi allegri e giocosi. Continuavo a chiedermi, mentre lo ascoltavo, di chi fosse quella voce che mi sembrava di conoscere… e poi l’ho scoperto. Vittorio Bianchi è un conduttore di Radio popolare…
… e qui il tema è lo stesso, il mostro di Firenze. Però l’impianto è totalmente differente. Mentre in Occhio ragazzi si sente la derivazione radiofonica della conduzione, qui si tratta proprio di vocali, credo fatti con lo smartphone, che vengono brutalmente tagliati a fine puntata. Sembra davvero un vecchio amico che ti manda le sue idee e le sue ricostruzioni sulla storia del Mostro. Ho già detto nella puntata precedente che questo genere di podcast, fatti con mezzi ridotti, mi piace molto. E confermo anche qui il mio punto di vista. Chi parla è Marco Baldi, che sembra molto preparato sull’argomento e, attenzione, scrive nella descrizione che questo è il podcast dove “si rivela finalmente il mistero…” Se era un modo per agganciare gli ascoltatori beh, devo dire che con me ci è riuscito.