Nicola Porcu (nik proteus) è music composer, tecnico audio video e sound engineer.
Ha collaborato con diversi artisti e realizzato opere musicali collaborando anche con registi nella scrittura e produzione di colonne sonore.
La sua musica viaggia in tutto il mondo siti di ascolto:
https://www.jamendo.com/artist/508884/nikproteus
https://www.gettyimages.it/Music/Search?msm.SearchTerms=nikproteus
https://www.linkedin.com/in/nikproteus/
Scrive Jody Furlan, critico musicale, a riguardo dell’album Alba Viola di nik proteus:
nik proteus è un vero artigiano, uno di quelli che usa i suoni, li lavora con passione li manipola con cura, pensando ancora di poter creare una forma canzone che possa evitare di farli evaporare. La sua non è musica liquida. E’ solida e compatta, il freddo la conserva e il calore rimane all’ interno, dandole linfa vitale. Questa volta ha creato un album che si prende il suo tempo e se lo porta via, lontano. Ma lui sa bene che quel tempo non esiste più e le distanze sono solo un errore da non ripetere. Un album che si fa rincorrere da chi non vuole arrendersi allo scandire dei secondi rubati da chi non conosce il passato, non vive il presente e non sogna un futuro. “When i talk about you” è dolce come il miele andato a male. Felice per un instante andato male. “Shialla” è lenta ma decisa, dà il ritmo ad uno stanco gioco di sguardi, senza nessuna voglia di andare oltre . “Metropolitan Desert” è un’ ologramma di Johnny Cash che fa un secret show in Time Square. Ma nella piazza questa volta non c’è nessuno ad ascoltarlo, solo cappelli bianchi da cowboy che rotolano come balle di fieno sull’ asfalto bagnato dalla pioggia acida.
“Mary’s Love” disegna contorni delicati ad un viso che per sempre resterà impresso nel suo cuore innamorato.
“Look Around” è quell’ invito mai arrivato al mittente, perduto per sempre in una rete disconnessa.
“Listen to me” ha il carattere duro e spietato di chi sta per compiere un’ azione che non potrà più farlo ritornare sui suoi passi. Un disperato urlo che nessuno riuscirà a sentire.
“Is a consequence of love” gioca e ride come non capitava da anni, ma il risveglio è improvviso e il sudore sulla pelle brucia come il ghiaccio. “I’m hungry of you” riflette ancora una volta, camminando su un filo sottile senza nessuna rete di protezione in un circo senza tendone. “I ran away from a nightmare” è il semplice desiderio di correre lontano dall’ incubo del vuoto quotidiano, una fuga verso il calore del sole e la calma di un mare estivo. “I don’t want to shout” è una notte selvaggia in un club underground, luci che girano intorno ed avvolgono, puzza di sudore che sprigiona da una tuta in vinile nero con borchie e piercing che graffiano la pelle ruvida e piena di lividi. “Alba Viola” è quello che resta di quella notte, perché alla fine tutto torna ad essere ciò che è sempre stato. Il nulla che ognuno di noi cerca di colorare. I colori di nik proteus sono tenui e leggeri, ma resistenti e destinati a durare nel tempo, quel tempo così prezioso che stiamo cercando disperatamente di ritrovare.